22.4.10

Hammam

L'Hammam è quello che noi chiamiamo bagno turco.
In realtà è dei romani, per cui fa molto sorridere il fatto che noi attribuiamo ad altri un piacere che era tutto nostro. La frase più carina su quest'argomento la fa dire Salvatores ad Abatantuono in Marrakech Espress, quando nel hammam della città lui dice che ci ha fregati il cristianesimo!
In realtà alla fine, l'hammam è un bagno pubblico, usato principalmente sia perchè per secoli i bagni in casa non c'erano e quindi ci si andava a lavare tutti insieme in un poso unico, sia perchè ha una valenza sociale molto forte: quella di essere da soli con persone dello stesso sesso, per cui il lavarsi diventa una scusa, più che una necessità.
E' il posto dove ci si lava, ci si fa fare i massaggi, dove ci si rilassa anche bevendo qualcosa, in alcuni paesi si gioca anche a scacchi. Molti di quelli che si trovano in giro anche in europa sono i resti dell'Impero Ottomano, nel quale la tradizione è rimasta molto usata.
Io sono sempre stato molto attratto da questi posti dall'incontro con l'hammam in Marocco mi ha veramente cambiato il viaggio e quindi in ogni paese ho sempre voluto provarlo, per capirne le differenze.
In molti paesi di tradizione ottomana vi capiterà di vederli e di provarli. Molti di questi posti hanno perso molto del loro fascino, dato che sono diventati luoghi super turistici (io ho visto addirittura le visite guidate nell'hammam!!!!), ma cercando e ricercando, si può trovare veramente quello giusto.
Alcuni hammam è vero, meriterebbero una visita, ma ovviamente non nel senso di andare e vedere, ma nell'andare e goderseli, anche con una parentesi storica (alcuni sono molto antichi), ma sicuramente l'interesse maggiore è andare e provarli.
La cosa che mi ha sempre lasciato esterefatto è che in Marocco i massaggiatori dell'hammam sono magrissimi, tutti nervi, praticamente scomparsi dentro l'hammam stesso, un luogo scuro, buio, senza luci. In Medioriente l'hammam è pieno di queste persone corpulente se non obese, pronte a massaggiarti, lavarti, coccolarti.
Non sono ancora riuscito a capire perchè questa enorme differenza.
Credo che paradossalmente in Marocco si sia conservata una matrice più vicina all'originale, mentre da altre parti si è man mano modificando, già dal fatto che nell'hammam marocchino non ci sono luci, ma solo dei piccoli cerchietti di vetro sulla cupola, che fanno filtrare la luce a poco a poco; sono meno fronzoli e più sostanza, non ci sono marmi bellissimi in giro, non ci sono tante accortezze che in quelle ottomani si sono man mano create per migliorarne l'attrattività.
Quando sono stato in Marocco, entrando nell'hammam mi sono sentito perso. Entri e non c'è molta luce anche nella camera principale. L'inserviente ti chiede se è la prima volta, poi ti dice di spogliarti lasciandoti sù solo le mutande, poi nel buio ti prende per mano e ti porta in una stanza. La stanza è a cupola e c'è ancora meno luce. Ti inizia a bagnarti con dell'acqua tiepida, poi man mano più calda, poi ti dice di stenderti sul pavimento bagnato e continua a far andare l'acqua. Poi di colpo si ferma, ti dice di aspettarlo dieci minuti e se ne va. Sono i dieci minuti più lunghi della tua vita. Sei solo, in una stanza buia, il tipo è andato via e tu sei per terra, nudo, e hai dieci minuti da aspettare. Quanto durano questi dieci minuti? Poi mentre fai mille pensieri, ti interroghi, cerchi di precedere le prossime cose, ti rilassi. La tua pelle cede al calore, i tuoi occhi cedono alla poca luce che filtra dai cerchietti in vetro e la stanza si illumina e tu ti compiaci di quello che sta succedendo: è il miracolo dell'hammam. Lo stress del viaggio va via, ti rilassi, finalmente, ti calmi, ti godi il contatto tra pelle e pavimento, dei due centrimetri d'acqua nei quali stai.
Il resto viene naturale, ti affidi all'uomo che ti tiene sul palmo della mano. Torna e ti porta in un'altra stanza più calda. Qui ti sciacqua, ti insapona e ti lava, strofinando forte con una pezzetta ruvida (la cui ruvidità cambia da paese a paese, in alcuni è allucinante, peggio della carta vetrata) che serve a toglierti completamente il primo strato di pelle e con esso i pensieri, le scorie, i ricordi cattivi. L'hammam è una sorta di rinascita.
Poi se lo chiedi ti massaggiano. Lì, nello stesso hammam del film di Salvatores, c'era lo stesso tipo che c'è nel film, che ti prende, ti tira, ti strizza, arriva quasi a spezzarti, ma la sensazione è bellissima.
Poi tutto finisce, lui va via e tu resti lì, basito, rilassato, vuoto, completamente inerme, pronto a ricominciare, a riprenderti il tuo viaggio, a cambiare anche il biglietto del treno e restare ancora lì a gironzolare.

(...continua)