22.3.10

Medioriente durante il Ramadan

Always Remember God
Il Ramadan è il mese che i musulmani dedicano alla preghiera ed essendo basato sul calendario lunare si sposta di anno in anno (rispetto al nostro calendario, si anticipa). Nei prossimi anni inizierà a metà agosto poi man mano sempre prima. Per cui è interessante ed è doveroso sapere cosa succede in un paese islamico durante quel periodo (soprattutto perchè nelle guide, anche le più importanti, l'informazione non è riportata, ma viene senza grandi giri di parole SCONSIGLIATO il viaggio durante quel periodo).
Non posso essere sicuro di dare un'indicazione generale ed unitaria per tutti i paesi, ma credo che sostanzialmente la situazione generale che si delinea è uguale per la maggior parte di essi, con variazioni che vanno considerate rispetto alla percentuale di musulmani del paese e della zona dove vi troverete.
Io ho vissuto il Ramandan quest'estate in Syria, che vanta una popolazione musulmana intorno al 90% (la stragrande maggioranza sono sunniti. cft. wikipedia).
Islamic turism
Iniziamo a capire cosa vuol dire per i musulmani, prima di capire cosa cambierà anche per voi.
Al di là delle mistificazioni è un mese di preghiera e di privazioni che finisce con una grande festa (Eid al-Fitr) che a detta di moltissimi varrebbe la pena vivere.
La regola principale che modifica la vita di tutti è che durante il giorno (dalla preghiera dell'alba fino a quella del tramonto) non è possibile mangiare e bere (e fumare e far sesso).
Prima dell'alba loro fanno una colazione molto ricca, poi non toccano cibo tutto il giorno.
Arrivato il tremonto avviene una cosa che a me il primo giorno ha colpito molto. C'è un momento in cui sembra ci sia il coprofuoco: tutto viene chiuso in meno di 5 minuti, spariscono le persone per strada, spariscono i taxi anche nelle zone super affollate, la città si svuota repentinamente (la prima volta, senza preavviso e senza avere idea, mi ha fatto quasi impressione; eravamo ad Aleppo, Erika era bloccata in camera per un mal di schiena e io ero uscito a vedere com'era la situazione fuori. In pochissimi minuti mi sono ritrovato da solo in mezzo ad una piazza solitamente affollatissima dove attraversare era un'impresa). In realtà loro si chiudono nei negozi, stendono un tappeto per terra, approntano una specie di banchetto, apparecchiano e mangiano tutti insieme un piccolo pasto (Iftar) tipico e rituale (che come leggo da wiki cambia di paese in paese). Il mangiare insieme fa parte proprio della ritualità e quindi potrebbe succedervi che qualcuno vi inviti alla propria cena, è un gesto di grande ospitalità.
Al-Muddaththir (L'Avvolto nel Mantello)
Se siete in un posto molto turistico dove ci sono molti alberghi, potenzialmente non dovrebbe cambiarvi molto, dato che sanno che un sacrificio per loro non può tradursi in un sacrificio anche per voi e perchè alla fine hanno bisogno di lavorare con i turisti (c'è anche da dire che non tutti i musulmani lo rispettano, ma c'è grandissimo rispetto per chi fa questo sacrificio ed è qui che nascono le difficoltà).
Se però siete in città (o anche in un paesino poco turistico) la cosa cambia e molto.
Il rispetto che loro hanno nel non mettere in difficoltà chi pratica il Ramadan metterà in difficoltà voi.
Innanzitutto, sebbene i negozi alimentari siano aperti e sebbene al mercato si venda cibo tranquillamente (non chiedetemi come facciano a sopportare di vedere il cibo senza poterlo mangiare!! è una questione di fede), non saranno i posti dove per pranzo vorrà cucinare per voi. Ci sono almeno in Syria molti posti che fanno da macelleria e piccolo ristorante, molti sono aperti come macelleria, ma non sono disposti a cucinare.
Stesso vale per la vendita di acqua e succhi di frutta. Sono disposti a venderveli, ma spesse volte vi inviteranno ad uscire dal loro locale e a mettervi da qualche parte lontano da occhi indiscreti a consumare quello che avete comprato.
L'eterna promessa / Neverend promise
In pratica tutto si rivolge proprio alla questione di non mettere in difficoltà i praticanti del digiuno e voi vi troverete molto probabilmente in camera d'albergo o in un sottoscala di un palazzo a mangiare o bere, sperando che non passi nessuno.
Molti negozi di cibo però restano chiusi, quindi è bene procurarsi prima del cibo e riserve d'acqua (a maggior ragione se vi trovate in prossimità del venerdì, che ricordo è il giorno di riposo per i musulmani dove è tutto chiuso, altrimenti rischierete di non mangiare e bere per due giorni).
Fortunatamente non tutti i posti dove si mangia sono chiusi. In Syria ad esempio alcuni posti sono aperti, ma mettono davanti alla porta una spessa tenda che non lascia intravedere gli avventori dall'esterno. Chi vuole mangiare e fumare entra e sarà fatto accomodare lontano dalla porta (a noi a Deir ez-Zor, in pieno deserto Syriano, dei ragazzi hanno improvvisato un separè per permetterci di mangiare).
Quello che è sorprendente è che, una volta passato il tramonto, che ognuno ha avuto il tempo di cenare e di pregare, la vita ricomincia, come se niente fosse. Potrebbe capitare di trovare negozi aperti, anche negozi che solitamente non fanno orario notturno (come i ciabattini o i ferramenta) e di trovarli aperti fino alla mezzanotte. Questo fenomeno io l'ho vissuto specialmente in città piccole, mentre a Damasco la città chiude e non riapre più.
Al-Hajj (Il pellegrinaggio)
Sopravvivere al Ramadan non è impossibile, è certamente complicato per tutte queste sfaccettature della fede e perchè queste modificano in modo sostanziale la loro vita (per intenderci la posta  non chiuede più alle sei, ma alle cinque, così come vengono modificati gli orari di molti altri servizi pubblici). La strada si trasforma in posti di preghiera, la quantità di persone che va a pregare è altissima, tanto che anche in posti piccoli vengono approntati tappeti da preghiera fuori dalle moschee. Le famiglie si riversano per strada, si divido e si ritrovano alla fine della preghiera. L'atmosfera è molto bella, la città vive molto anche di notte, ma non vi nascondo che è faticoso, ma sicuramente non è sconsigliato!!!