5.5.11

Quasi 6 Mesi e l'approccio alla lingua

Görli Park
L'immagine che Berlino dà di sè in questo periodo è ben lontana dall'idea che tutti hanno, di freddo, di neve e ghiaccio... l'inverno è alle spalle, anche se alcuni giorni il freddo torna a prenderti a schiaffi quando meno te lo aspetti e appena il sole sparisce, il vento della Spree arriva bello forte a ricordarti di non rilassarti troppo.

Ostern im Volkspark Friedrichshain
E insieme a questa esplosione di verde e di gente, finalmente una bella notizia: PARLO, anzi, parlo e un po' CAPISCO.
Si, per me è una piccola vittoria, anzi, una grande vittoria... sentirsi fare i complimenti per i SOLI 5 mesi che sono qui e per la capacità di parlare e (non semprissimo) di capire, è una grande liberazione.
Le lingue sono come gli spettacoli teatrali, per un po' ti sembra di assistere ad uno spettacolo con la tenda rossa chiusa, c'è gente che parla, ma tu non capisci e non vedi niente, tutto ti sembra distante e oscuro, POI... poi d'improvviso ti si spalanca il teatro e tu vedi tantissime cose, che prima erano solo suoni.
Da sempre si dice che il Tedesco sia una lingua, difficile, dura, come spauracchio la si paragona al Latino, giusto per mettere un po' di angoscia in più a chi vorrebbe impararla.

Ostern im Volkspark Friedrichshain


In realtà, tralasciando l'effetto raccapricciante che su di noi ha la lingua (basti pensare alle parole ACHTUNG, RAUS, VERBOTEN) per ragioni storiche legate al nazismo, è una lingua molto Logica.
Ogni cosa ha un posto e bisogna rispettarlo. Si, ha dinamiche latine per le declinazioni, ma quelle sono l'ultimo dei problemi. E' una lingua che ha un lungo start-up, proprio perchè lascia poco all'immaginazione e molto alla mente. E' come giocare con i Lego, ogni pezzo ha il suo incastro e le strutture di costruiscono a partire da quelle precedenti.
Io sono fortunato, mi piaceva come lingua già da prima e ci sono giorni che finisco per studiarla 3 ore, ma il problema è proprio lì... io non ho scelta. L'esercizio stilistico di imparare una lingua perchè ti piace, spesso e volentieri non ti aiuta se non ti serve, se senza di quella non vivi, non campi, non fai progressi nell'integrazione e nella società. Così il Tibetano, il Russo e anche gli elementi di Arabo che per molto avevo provato a studiare, li ho persi completamente perchè non avevano un motivo di esistere, non c'era una necessità soggettiva legata alla sopravvivenza.
Al cinema l'altro giorno ho visto BIUTIFUL, 2 ore e mezza di film, ovviamente ero convinto fosse in originale spagnolo e mi sono ritrovato a vederlo in tedesco. Ho fatto una fatica pazzesca, ma poi, uscito, ho letto la trama e devo dire che posso ritenermi soddisfatto, la storia, se non altro almeno quella, era proprio quella che mi sono immaginato io tra le mille parole non capite!!!