28.4.10

Viaggiare da soli

"Ma se non trovi un amico sincero che coltiva integrità e saggezza allora, come un re che lascia una terra conquistata o un elefante che vaga solitario nella foresta, procedi in solitudine."
La frase riportata è solo uno degli aspetti dello scegliere di viaggiare da soli.
Ho avuto occasione di viaggiare da solo, con amici, con sconosciuti e con la mia compagna. Sono viaggi totalmente diversi.
Molti sono spaventati dall'idea di viaggiare da soli, sia perchè non saprebbero cosa fare, con chi parlare, ma credo che il problema più grande sia che non sanno stare con loro stessi.
Cos'è il silenzio di un viaggio in solitaria? Quando avanti a te hai 8 ore di cammino a piedi e di lato solo campi, montagne e se ti va bene, mucche e pecore? O farsi 12 ore di treno notturno, cambiando in una località sconosciuta e buia, dove tutti gli altri parlano lingue a te misteriose?
Credo che il problema principale da affrontare sia quello di capire se il viaggio in solitaria possa essere una carenza o una ricchezza.
Viaggare solo ti obbliga a conoscere persone, innanzitutto, perchè passati i primi momenti, dopo sei obbligato a fare amicizia, siamo animali sociali e anche la persona più timida alla fine non resiste e anche con grosse banalità finirà per avvicinarsi a chiunque per parlare.
Viaggiando in gruppo succede che si fa cerchio ed è difficile poi fare altre conoscenze o al massimo sono conoscenze superficiali, che si risolvono tutte con un capogruppo che conosce le persone e gli altri che ascoltano. Andare in un paese vuol dire conoscere le persone, poterci parlare, poter chiedere di quel paese, di cosa ne pensano, di come vivono determinate situazioni. I gruppi di amici spesso tornano con un bagaglio culturale molto meno ricco di quello del viaggiatore singolo.
Questa cosa è da tenere molto a mente, se si decide di voler conoscere un popolo o un posto.
Il mio non è un lamento a discapito dei viaggi in gruppo, ma un'esaltazione verso il viaggio in solitaria.
Se non ve la sentite, se non credete di essere adatti o perchè no, se semplicemente vi piace avere gli amici attorno, non iniziate un viaggio da soli. Viaggiare con gli altri vuol dire anche dividere le preoccupazioni, quindi ben vengano i compagni di viaggio.
Quand'è che si parte da soli? Io non credo che si possa decidere di partire da soli per cercare se stessi. Credo però che si possa partire da soli se si è trovati se stessi. Nella vita di tutti i giorni sembra anche difficile stare da soli, anzi, in una società come la nostra possiamo sentirci in solitudine, ma non certamente lontani da tutto e da tutti, fisicamente. Alcune persone detestano stare da soli (vedi i figli unici, nda) altri, come me, gradiscono la compagnia, ma perchè hanno prima imparato a convivere delicatamente con se stessi senza intermediari, senza dover mostrarsi agli altri. Il viaggio da solo può iniziare da qui.