Domani mattina il Liebig 14 sarà sgomberato. Lettera di sfratto esecutivo e addio a 20 anni di progetto.
Sono a Berlino da poco e sono l'ultimo autorizzato a parlare, non ci sono neanche mai entrato, ma stranamente un senso di stupida tristezza mi ha preso.
Berlino è uno dei sogni di chi non ci vive e realtà come il Liebig 14 lo alimentano. La possibilità di poter condurre una vita leggermente diversa (che poi coincide con il sostanzialmente diverso dei principi su cui si basa) è tutto.
Anni fa sono stato a Christiania, a Copenhagen, prima che finisse, prima che fossero ridotti a poco e niente e il sogno di una realtà diversa evaporasse. Ho passato lì 3 giorni e sono stati i giorni migliori, perchè, sebbene non sia il tipo di vita che mi si addice, mi è sempre sembrato giusto che in autonomia la gente potesse decidere come vivere la propria. E, poi, per tutte le puttanate che anche su Christiania si dicono e si dicevano, quello che ricordo con maggiore emozione erano le casette basse con i pratini, l'altalena e le biciclette dei bambini parcheggiate davanti.
Sfortuntamente Berlino sta cambiando, perchè inizia a far gola a molti, ai nuovi proprietari che vogliono espandere i loro guadagni, a chi vuole cacciare sempre più lontano uno stile di vita considerato non 'normale' da chi preferisce fare ospizi invece di posti come il Liebig 14.
Buonanotte.
