5.12.10

Berlin. Dicembre 2010

Human imperfection
Inizia Dicembre e la fine del mio primo mese qui a Berlino.
Qui si combatte con il freddo, tra il coprirsi sempre di più, al mangiare di più e si cammina tra il freddo prima e la neve fitta dopo e poi l'inaspettato sole, che ti strappa un sorriso e una passeggiata.
A Berlino est i palazzi sono seduti, non svettano, sono giganti dormienti seduti sulle gambe, larghi, massicci, spesso fatti di mattoncini gialli e rossi o di quel marrone che poi è stato il simbolo dell'idea che ci siamo fatti noi che veniamo da fuori della germania est.
Human imperfection #2
E sebbene man mano si costruisce e si riempiono i buchi di fabbricati, che lasciano facciate lisce e senza finestre, mai ricostruiti e lasciati dalla guerra; questi buchi sono eredità ancora più grandi e incolmbabili della storia di questa città, così come lo sono i portoni semiaperti che lasciano intravedere cortili enormi che spesso prendono tutto l'incrocio di quattro strade e che nascondono città dentro città.